Il 14 Aprile di cento anni fa, Nino Fugazzotto -all’anagrafe Antonino- nasceva a Little Italy, 14th street, stato di New York. Era un giorno del 1929 invece quando, con il padre Antonio, fa ritorno alla sua vera casa, Barcellona Pozzo di Gotto.
Prestato servizio militare durante il secondo conflitto mondiale, si laurea in Ingegnere Civile nel 1947 al Politecnico di Milano, il titolo che gli consentirà di ricoprire, per anni, l’incarico di Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Barcellona. E’ così che nascono, tra le altre, la via Papa Giovanni, il palazzo comunale, il Liceo Classico ex Luigi Valli, il poliambulatorio antitubercolare, il primo lotto del nuovo Ospedale.
Il Consiglio Comunale di Barcellona, nella delibera relativa alla sua richiesta di collocamento a riposo, ha ricordato “la grandissima parte che egli ha avuto nella formazione degli atti tecnici più delicati e importanti, quali il Piano Regolatore della città, ove ha dimostrato di essere dotato di una conoscenza non comune della legislazione urbanistica” (Delibera del cons. comunale di Barcellona P.G. del 26/7/1976 n. 111).
E’ il 1976. Sono già passati quattro anni da quando, nel 1972, il Ministro dell’Interno Franco Restivo gli conferiva la Pubblica Benemerenza al Merito Civile per l’opera prestata durante il soccorso ai feriti del drammatico incidente ferroviario nella galleria di Sant’Antonio. Queste le motivazioni: “In occasione di uno scontro ferroviario si adoperava con instancabile lena, unitamente ad altri generosi, nella difficile opera di assistenza agli infortunati e di soccorso ai feriti” (Attestato Pubblica Benemerenza al Merito Civile del Ministero dell’Interno n. 5383 del 4/2/1972).
Nel dicembre 1976 con un proprio decreto il Presidente della Repubblica Giovanni Leone lo nomina Cavaliere per le particolari benemerenze (Elenco Cavalieri Naz. N. 43653 Serie III).
Nella sua vita professionale Nino Fugazzotto ha raccolto elogi e consensi, eppure chi lo ha conosciuto preferisce ricordare quanto prediligesse la vita privata a quella pubblica, l’onestà e l’integrità ai riconoscimenti e agli encomi.